Stefania Raschillà

 

Quelli che se ne vanno

 

 

La ragazza che va sposa è bellissima

avvolta nel vestito bianco avorio,

non ha velo sui corti capelli, solo un piccolo

grazioso pettine di madreperla.

La ragazza che va sposa ha verdissimi

occhi profondi come i laghi

di montagna. Quando incontrano gli occhi dello sposo

come onde le labbra le s’increspano.

Pensosa scruta le bianche

dense lanose nuvole che il vento

docili spinge verso un’altra

vita, altri cieli. All’alba seguirà

il suo sposo straniero

nella città lontana

di brume ed albe pallide e grida di

gabbiani…

Guarda la casa dov’è nata e dice

“Io tornerò”… e non lo sa d’avere scritto

in fondo agli occhi, incollato addosso

il destino antico di quelli che

se ne vanno:

l’abitudine all’assenza e la memoria

che illanguidisce il tempo … Eppure

altro non possono che lasciarsi

condurre e

vivere

un’altra vita, altrove…

E se fugace ti concede un dio

il ritorno agognato, nulla più

è lo stesso: non i volti

amati, non le care cose

i luoghi, poiché sono

mutati i tuoi occhi e mutato è il tuo

cuore.