Il bosco di Riazzolo
La visita al bosco del Riazzolo è un’ottima opportunità per apprezzare un
angolo del nostro territorio che conserva, malgrado la
travolgente aggressione del progresso, aspetti, caratteristiche e peculiarità del suo percorso storico dai tempi antichi fino ai giorni
nostri.
Partendo dal centro di Magenta ci si dirige verso Castellazzo dei Barzi, e,
raggiunta la cappelletta dedicata a San Bernardo, si devia a sinistra verso
Preloreto.
Il percorso che porta ad attraversare Cerello e a raggiungere poi Battuello, purtroppo si sviluppa interamente sull’asfalto
che ci accompagnerà fino alla Cascina Fornace, circa un chilometro oltre
l’abitato.
A questo punto, dopo aver percorso sette chilometri e mezzo dalla partenza,
si imbocca il sentiero
che, dipartendosi sulla destra della strada comunale, si inoltra nel Bosco
della Chiesa caratterizzato da un terreno alquanto mosso. Un susseguirsi di
moderati dislivelli testimonia come la zona non abbia subito trasformazioni coltive
conservando nel tempo la sua caratteristica boschiva; ricca di svariate specie
botaniche autoctone, ospita una variegata fauna che in questo territorio
protetto alberga indisturbata.
Si prosegue verso sud fino ad incrociare il canale scolmatore; passati
sull’altra sponda lo si risale per circa un chilometro
poi, un sentiero a destra dell’alzaia, ci introduce nel bosco di Riazzolo.
Effettuando l’escursione in primavera si potrà godere della fioritura di un
sottobosco particolarmente rigoglioso grazie anche ai numerosi fontanili che
con le loro risorgive lo irrorano di acque limpide e cristalline.
È consigliata una sosta alla Cascina Forestina, entità agrituristica
particolarmente attiva, che ospita tra l’altro un punto Parco Sud: ci si può
ristorare, si potranno visitare le coltivazioni biologiche di cereali e legumi,
gli allevamenti avicoli, di bovini, ovini e suini; è anche possibile
approvvigionarsi di prodotti biologici raccogliendoli personalmente dagli orti.
Lasciata “la Forestina” e abbandonato il bosco Riazzolo si prosegue e,
superata la strada provinciale 114, attraversando campi coltivati si raggiunge
Cascina Isola Maria, altra realtà agrituristica ove si incontra un’accoglienza
particolarmente cordiale.
Riprendendo il cammino si raggiunge Albairate e si prosegue per Cassinetta
di Lugagnano. Si percorre l’alzaia del Naviglio e, passato il tipico ponte a
due archi, si passa davanti allo storico palazzo
Castiglioni oltrepassato il quale si svolta a destra in direzione Castellazzo
dei Barzi. Una volta raggiunto Castellazzo si può
effettuare una breve visita alla villa che ospitò Alessandro Manzoni rientrato
in Italia dopo il suo soggiorno a Lugano.
Gli ultimi due chilometri ci porteranno a Magenta, concludendo così una
camminata di circa venti chilometri.